IL FIN LA MERAVIGLIA.
SPLENDORI DELLA PITTURA NELL’ETÀ BAROCCA
21 luglio – 30 novembre 2011
In mostra trentasei dipinti di alto pregio artistico eseguiti da maestri italiani e nord-europei dell’epoca barocca, tra i quali spiccano un inedito capolavoro di Guido Reni e pregevoli opere di Cecco del Caravaggio, Salvator Rosa, Mattia Preti e Francesco Solimena. Si offre al visitatore la possibilità di compiere un affascinante viaggio alla scoperta della pittura del Seicento e del Settecento, attraverso un’ampia varietà di soggetti e di modi stilistici: dal naturalismo caravaggesco al classicismo reniano, al trionfo del barocco fino alle raffinate invenzioni rocaille.
La maggior parte dei dipinti esposti proviene da raccolte private abruzzesi – a dimostrazione di quanto ricco e variegato sia il patrimonio artistico regionale – e non è mai stata pubblicata, né studiata con adeguata attenzione. Pertanto, il catalogo contribuisce ad ampliare le conoscenze sull’opera di importanti artisti dell’epoca barocca, grazie ai risultati della ricerca storico-critica effettuata per la prima volta in occasione dell’evento.
Nell’ambito della straordinaria ricchezza di espressioni artistiche dell’età barocca, condotte sempre all’insegna del virtuosismo, della spettacolarità e della sorpresa, la mostra propone un itinerario che mira a rappresentare lo spirito dell’epoca, seguendo il tema centrale della meraviglia in tutte le sue varianti espressive: dal pathos melodrammatico delle eroine classiche, come la magnifica Lucrezia di Guido Reni, allo stupore mistico dei santi della scuola napoletana; dall’osservazione minuziosa dei particolari nelle composizioni di natura morta alla visione di spazi infiniti nelle glorie celesti del barocco maturo. Emerge così il fascino di un periodo in cui alla scienza delle meraviglie, messa in atto nello spettacolo barocco, si accompagnano le meraviglie della scienza che, attraverso le straordinarie scoperte compiute, fanno da preludio ai futuri sviluppi del secolo dei lumi.
Il percorso espositivo è stato concepito in modo tale da integrarsi in maniera armonica con quello della raccolta di maioliche barocche di Castelli, costituita da più di cento pregevoli esemplari “da parata”, che costituisce il nucleo principale della collezione permanente del Museo.
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